Norme Solenni di Comportamento

Norme Solenni di Comportamento dei Fratelli e delle Sorelle della Loggia – Ad Lucem Per Haeresim –


Preambolo

Fratelli e Sorelle,
voi che avete varcato la soglia della Loggia Ad Lucem Per Haeresim non siete più vincolati dalle catene del conformismo profano né dalle rigide forme delle obbedienze regolari. Qui regna la libertà dello spirito, temperata però dalla responsabilità fraterna.

Queste Norme Solenni non sono comandamenti imposti dall’alto, ma patti liberamente accettati per preservare l’armonia del Tempio e la purezza della nostra ricerca eretica.

Articolo I – Del Rispetto Fraterno

Ogni Fratello e ogni Sorella è sacro nella sua individualità. Non si tollerano scherno, calunnia o disprezzo verso le opinioni, le origini, il genere o il cammino personale di alcun membro. La divergenza di pensiero è ricchezza, non minaccia.

Articolo II – Della Parola Data

La parola di un Fratello o di una Sorella è vincolo inviolabile. Il segreto dei Lavori, dei riti e dei nomi deve essere custodito con assoluta fedeltà. Chi tradisce la fiducia fraterna tradisce se stesso e la Luce che cerchiamo.

Articolo III – Dell’Umiltà nella Ricerca

Nessuno, per quanto elevato nel grado o profondo nella conoscenza, può arrogarsi il possesso esclusivo della Verità. Ogni opinione deve essere espressa con umiltà e ascoltata con attenzione. Il dogmatismo, anche eretico, è il primo nemico della Luce.

Articolo IV – Della Tolleranza Illuminata

La Loggia accoglie ogni sentiero spirituale sincero. Non si deridono né si condannano le fedi profane o le convinzioni dei Fratelli. L’intolleranza, sotto qualsiasi forma, è incompatibile con lo spirito eretico che ci anima.

Articolo V – Del Comportamento nei Lavori

Durante i Lavori, il silenzio è dovuto quando un Fratello o una Sorella ha la parola. Si interviene solo quando riconosciuto dal Venerabile o dal Maestro di

Cerimonie. Le discussioni devono essere serene, argomentate, mai personali. Il Tempio è luogo di elevazione, non di contesa.

Articolo VI – Del Rifiuto della Vanità

I gradi, le cariche e i paramenti non sono motivo di orgoglio, ma di servizio. Chi cerca onori o potere profano all’interno della Loggia ha già smarrito la via. Il vero grado si misura nella profondità della ricerca e nella generosità verso i Fratelli.

Articolo VII – Della Discrezione nel Mondo Profano

Fuori dal Tempio, i Fratelli e le Sorelle non ostentano la propria appartenenza né usano la Loggia per vantaggi personali, politici o materiali. La nostra eresia è intima e silenziosa: si manifesta con l’esempio, non con la propaganda.

Articolo VIII – Della Solidarietà Fraterna

In caso di bisogno, afflizione o persecuzione, ogni Fratello e ogni Sorella ha il dovere di prestare aiuto morale, materiale e spirituale ai membri della Loggia, nel rispetto della libertà e della dignità di ciascuno.

Articolo IX – Della Sanzione

Chi viola gravemente queste Norme sarà sottoposto a giudizio fraterno dal Consiglio della Loggia. Le sanzioni possono andare dall’ammonizione privata alla sospensione temporanea, fino nei casi più gravi, all’espulsione definitiva. L’espulso non sarà mai vituperato pubblicamente, ma lasciato alla propria coscienza.

Epilogo

Fratelli e Sorelle,
queste Norme non limitano la vostra libertà: la proteggono.
L’eresia senza disciplina diventa caos; la libertà senza responsabilità diventa licenza.
Viviamole dunque non come catene, ma come ali che ci permettono di volare più in alto verso la Luce Proibita.

Che il Grande Architetto dell’Universo, qualunque nome Gli diamo, ci aiuti a rimanere fedeli a questo patto solenne.

Così è stabilito.
Così sia osservato.
Così sarà in eterno.


Sigillum Fratrum et Sororum
Consiglio della Loggia Ad Lucem Per Haeresim
Anno Lucis ∴ 6025

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