
Chi bussa alla porta della Loggia Ad Lucem Per Haeresim deve sapere che non cerca una semplice associazione, ma un cammino pericoloso e liberatorio. Qui non si promettono certezze, ma solo la possibilità di mettere in discussione ogni certezza. Qui l’eresia non è peccato, ma virtù necessaria per giungere alla Luce.
La Loggia Ad Lucem Per Haeresim non salva nessuno: offre solo la possibilità di salvare se stessi attraverso il fuoco purificatore dell’eresia illuminata.
Fratelli e Sorelle della Luce Proibita,
nella nostra Loggia Ad Lucem Per Haeresim, i rapporti con il mondo profano non sono di separazione rigida né di contaminazione indiscriminata, ma un equilibrio eretico che preserva la purezza del nostro cammino interiore mentre irradia silenziosamente la Luce nel buio esterno.
Il mondo profano, con le sue gerarchie, dogmi e illusioni, è il crogiolo da cui emergiamo, ma non il nostro fine: lo attraversiamo come eretici illuminati, sfidando le sue tenebre senza esserne inghiottiti.
Ispirati al principio gnostico che il divino è nascosto nel materiale, questi rapporti incarnano la discrezione come virtù suprema, ricordandoci che l’eresia vera non grida, ma trasforma attraverso l’esempio.
Diversamente dalle obbedienze regolari, che spesso intrecciano legami profani per potere o influenza, noi rifiutiamo ogni uso strumentale della Loggia: omnis nova fides ab haeresim incipit, ma nel silenzio, affinché la nostra Luce non sia fraintesa o perseguitata.
Che ogni interazione sia un atto alchemico, trasmutando il piombo del mondo in oro della coscienza libera.

